Pensiamo alla Vicenza del futuro investendo nell’innovazione tecnologica, per migliorare i rapporti fra popolazione e servizi comunali, sanitari e sociali e per sostenere lo sviluppo economico in cui i cittadini non sono solo utenti ma anche coinvolti direttamente.
Non è solo una priorità di innovazione tecnologica, ma soprattutto è un modo intelligente e proiettato nel futuro di vivere la partecipazione civile.
Secondo una recente classifica sulle città intelligenti (Ricerca ICity Rate) Vicenza si colloca nella 21ª posizione italiana, con particolare attenzione all’ambito della qualità della vita, del benessere e della salute (3ª posizione nel Veneto). Si è già iniziato a lavorare in questa direzione, ma altri ambiti potrebbero essere sperimentati, come ad esempio il patrimonio immobiliare e artistico e la mobilità.
Va ricordato l’impegno dell’AIM che ha già all’attivo il piano Regal (Rete di energia generate e accumulate localmente) per installare a Vicenza un sistema fotovoltaico interconnesso, vincendo il bando del MIUR che si riferisce al programma “Smart Grids European Technology Platform”. Il finanziamento di 19 milioni di euro coinvolge una rete di aziende ed enti di ricerca (Warrant group, Fiamm, Università di Bologna e Padova e Cnr di Messina).
Se non c’è un impegno concreto e condiviso sul progetto “Smart City”, ci saranno alcune conseguenze negative: interventi deboli e poco integrati; visione di breve periodo; modesta comprensione dell’innovazione.
E’ importante dunque co-progettare in un tempo lungo con tutte le realtà istituzionali e di categoria, attuando una massiccia azione di formazione/informazione rivolta a tutti i cittadini, rendendoli partecipi e attivi.
