Si parla in queste ore a vanvera sulla scuola e non posso non difendere in questo caso il Ministro dell’istruzione Azzolina e il suo staff dirigente. Per professione e e per decenni ho seguito direttamente la dispersione scolastica e la prevenzione nelle scuole italiane, anche in collaborazione con l’OMS. Fornisco solo un quadro di dati essenziali per favorire la possibilità di una argomentare per chi lo voglia fare, con serietà, documentazione e senza interpretazioni emotive dettate dalla situazione. La Campania (quella in cui il Presidente “fa chiudere la scuola per la pestilenza” e si chiama Vincenzo De Luca, eletto dalla destra e dalla sinistra politica) presenta questo quadro economico e sociale: POVERTA’ : a rischio di povertà: tasso del 53,6% per cento della popolazione della Campania (dati Eurostat 2020). Da segnalare che nell’UE le regioni più povere sono nel Nord-Est in Romania (44,7 per cento) e Estremadura in Spagna (44,6 per cento), comunque con un rischio povertà minore. PAESE PIU’ POVERO: Castelpagano, il comune più povero della Campania, nel Sannio in provincia di Benevento è tra i dieci più poveri d’Italia, dove il reddito medio è di 8500 euro (sempre dati Eurostat). Nota: a Vicenza provincia il reddito medio è di più di 20.000 Euro.. Passiamo ora ai dati sulla DISPERSIONE SCOLASTICA: L’Italia, l’anno scorso, risultava il quarto paese Ue con più abbandoni scolastici (14%), dopo Malta (18,6%) Spagna (18,3%) e Romania (18,1%).DISPERSIONE SCOLASTICA IN CAMPANIA: due dati: Caserta (17,9%) e soprattutto Napoli (22,1%). ABBANDONI DOPO LA TERZA MEDIA: La Campania è la terza regione per numero di ragazzi che lasciano prematuramente gli studi, con un tasso di abbandono del 19,1% per cento contro una media nazionale del 14%. Penso siano dati drammatici che facciano riflettere. La colpa è dei ragazzi che vanno a scuola, caro presidente De Luca? Molti ragazzi non torneranno più nei banchi “distanziati” della scuola per tutta la vita! Ce lo dicono ricerche scientifiche di anni di lavoro, non esperti che oggi vanno in televisioni ad esprimere pareri. Sapete che cosa significa per questi ragazzi che saranno costretti all’emarginazione sociale in una regioni in cui impera la camorra? Questo è il caso più emblematico di come i “Determinanti Sociali” studiati dall’OMS (chissà se De Luca li conosce) che creano disuguaglianze sulla salute e sul benessere. Per molti degli indicatori curati dall’OMS sui determinanti sociali spiccano in Italia il quinto posto per i tassi di povertà infantile, subito in coda a 4 Paesi dell’Est Europa, il quinto posto per i tassi di disoccupazione tra le donne accanto a Spagna e Grecia. Non oso pensare dove si colloca per posizione la Campania…
